Il quotidiano è fatto di scelte, decisioni e azioni, ma restare concentrati per raggiungere i propri obiettivi non è facile. Per niente. Anche quando si parte “in quarta”, prima o poi lo slancio si affievolisce e finisce. La fatica, gli imprevisti e gli ostacoli più o meno grandi che si incontrano ogni giorno consumano l’energia fisica e mentale e ci si ritrova “scarichi” e con poca o nessuna voglia di continuare a darsi da fare.
L’up and down dell’umore, delle emozioni e dei sentimenti è una cosa fisiologica, ma impedire ai pensieri negativi di prendere il sopravvento e mantenere alta la motivazione è possibile. Qui trovate qualche consiglio e alcune buone abitudini per non perdere la spinta.
Bisogni, priorità e obiettivi: alle origini della motivazione
La motivazione viene spesso associata all’adrenalina, ma la verità è che si tratta di qualcosa che si costruisce. Per darle delle fondamenta solide, la prima cosa che siete chiamati a fare è capire cosa vi piace e desiderate per stare bene ed essere felici. In altre parole, dovete identificare i vostri bisogni. Per lo psicologo statunitense Abraham Maslow possono essere raggruppati in sei categorie: fisiologici, di sicurezza, appartenenza, stima, indipendenza e autorealizzazione. A prescindere dal tipo, impegnarvi per qualcosa che volete davvero vi spingerà a dare il massimo e vi sosterrà nelle difficoltà.
Il passo successivo per costruire una motivazione salda e duratura consiste nel definire delle priorità. Tra i bisogni che avete identificato, quali sono urgenti? Quali possono aspettare? Dare la precedenza a quelli che vi stanno più a cuore produrrà un volano positivo di entusiasmo ed energia. Non solo. Stabilire una “piano di azione” è anche un modo per non sprecare tempo e risorse. Senza un programma finirete per agire in maniera sconclusionata e porterete a casa ben poco o nulla, ritrovandovi stanchi e con il morale sotto le scarpe.
Dopo avere identificato i bisogni e avere stabilito un ordine di priorità, fissare degli obiettivi costituisce l’ultimo step per dare forma a un “orientamento motivazionale” in grado di resistere alla sfida del quotidiano. Cosa volete ottenere? In che modo? Con quali risorse? In quanto tempo? La chiave per non perdere lo slancio e alimentare l’entusiamo è definire degli obiettivi specifici, misurabili, realistici, rilevanti (per voi) e definibili nel tempo (S.M.A.R.T.).
Come essere motivati nella vita di ogni giorno
Lavorare per costruire una motivazione dalle basi solide è fondamentale, però non basta. La forza propulsiva che spinge a raggiungere gli obiettivi e a soddisfare i bisogni va alimentata ogni giorno. Anche – soprattutto – quelli in cui non avete voglia di fare nulla. La psicologia descrive la motivazione come un “insieme di fattori dinamici” e rimandare appuntamenti, impegni e incombenze rallenta la sua spinta fino a fermarla. Per farla ripartire, dovete smettere di procrastinare e agire.
Vero è che uscire dalla comfort zone non è facile. La resistenza al cambiamento, ma anche la paura delle conseguenze delle proprie azioni e del giudizio degli altri sono ostacoli che spesso e volentieri assumono delle dimensioni enormi. Per non soccombere all’inerzia, può esservi utile stabilire una routine. Potete organizzare la vostra giornata in base a un programma preciso per essere più produttivi oppure introdurre degli appuntamenti fissi per staccare e ricaricarvi.
Un altro “trucco” per non cedere all’immobilismo e mantenere alta la motivazione consiste nel premiarvi quando raggiungete un obiettivo o superate una difficoltà. In maniera speculare, evitate di considerarvi degli incapaci quando fate un passo falso o inciampate in un vero e proprio fallimento. Analizzare i fatti per capire dove avete sbagliato ed evitare di ripetere l’errore è utile e costruttivo. Ripensare in maniera ossessiva a quello che è accaduto per mortificarvi non solo non serve a nulla, ma alimenta un loop di negatività che porta all’immobilismo ed erode la motivazione in un circolo vizioso senza fine.
Imparate a lasciare andare ciò che è stato e non può più essere cambiato e concentratevi sul qui e ora. Vivere il presente, essere curiosi e aperti nei confronti del mondo che c’è intorno e coltivare relazioni arricchenti sono (alcune) buone abitudini che alimentano l’autostima e la motivazione. Così come lo sono anche lasciarsi ispirare da modelli positivi e vincenti e scegliere un mentore.
A cura di: Patrizia Saolini
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