Ogni giorno prendete decisioni. Ogni giorno affrontate scelte più o meno difficili. Ma a volte, stabilire cosa fare si rivela particolarmente faticoso. La preoccupazione per il giudizio degli altri e il timore di non essere capaci di gestire le conseguenze possono influenzarvi a tal punto da spingervi a fare qualcosa che non volete davvero o addirittura bloccarvi.
Tuttavia, optare per qualcosa che non corrisponde al vostro pensiero o non affrontare il problema può rivelarsi molto dannoso. E allora, come prendere le decisioni scomode?
Perché è difficile prendere decisioni scomode
La vita vi pone di fronte di continuo a delle decisioni. Dalla mattina alla sera, tutto quello che fate è frutto di una scelta. Ma mentre alcune sono banali e automatiche, altre vi mettono in grande difficoltà. Come mai?
Uno dei principali motivi è la preoccupazione per la reazione delle persone intorno a voi e/o coinvolte nella decisione. Una decisione scomoda è per sua stessa natura impopolare e questo significa che qualcuno sarà scontento e forse danneggiato. Di conseguenza, molto probabilmente, diventerà freddo o apertamente ostile nei vostri confronti. Ipotesi che il naturale bisogno di essere benvoluti e apprezzati rende molto difficile accettare.
Ma il giudizio degli altri non è l’unico ostacolo quando si ha a che fare con decisioni scomode. Un altro è la gestione delle conseguenze che scaturiranno dalla vostra scelta. Per fare un esempio nel mondo del lavoro, se siete il titolare di un’azienda o un manager e siete chiamati al (difficile) compito di licenziare un dipendente, non dovrete affrontare solo la reazione della persona, ma anche gli aspetti burocratici e pratici relativi alla sua uscita dall’azienda, l’effetto sui colleghi e la (ri)organizzazione del team. Un insieme di responsabilità molto gravoso, che va contro allo spirito conservativo e alla resistenza al cambiamento che fa parte della natura umana.
Anche il senso di colpa gioca un ruolo nella difficoltà a prendere decisioni scomode. E poi ci sono due costanti di ogni processo di scelta, ovvero la paura di sbagliare e/o di non essere all’altezza.
Come fare a prendere decisioni scomode
Avere la consapevolezza degli ostacoli che rendono difficile prendere decisioni scomode è il fondamentale punto di partenza per superarli. La preoccupazione per la reazione delle persone è comprensibile, ma non deve bloccarvi. Se vi trovate nella condizione di dovere operare una scelta, vuol dire che con il vostro comportamento e le vostre azioni vi siete guadagnati stima e rispetto e chi vi circonda ritiene che abbiate le capacità adeguate per prendere decisioni. Anche quelle complesse.
D’altra parte, procrastinare la scelta non solo non serve a nulla (a maggior ragione, se sapete qual è la decisione da prendere), ma può anche aggravare le conseguenze. Riprendendo l’esempio di prima, se dovete effettuare un licenziamento, rimandare rischia di avere ripercussioni sui costi dell’azienda (con l’eventualità di costringere voi o i vostri capi a tagliare non una, ma due persone) e di affrettare i tempi dell’uscita del dipendente (danneggiandolo di più). Uno scenario che verosimilmente può rendervi molto impopolari, minare la vostra credibilità (personale e professionale) e aumentare anziché diminuire il senso di colpa.
All’opposto, rendervi conto che siete nella posizione di decidere perché avete le capacità per farlo, vi conduce alla logica conseguenza che avete anche i mezzi necessari a gestire le conseguenze della vostra scelta.
Per mettere a fuoco le vostre qualità e i motivi per prendere una decisione scomoda, potete aiutarvi con alcune domande:
- Cosa mi trattiene?
- Cosa mi spinge?
- Cosa conta davvero?
- Chi conta davvero?
A prescindere dalla difficoltà e dalle conseguenze delle scelte che siete chiamati a compiere, ricordatevi sempre che sarete soddisfatti e/o potrete affrontare tutto quello che le vostre decisioni comporteranno, solo se queste ultime rispecchieranno completamente voi stessi e il vostro pensiero.
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