Una promozione. Uno spostamento di ufficio. Un cambio di lavoro (voluto o imposto). Nella vita, le nuove sfide professionali sono all’ordine del giorno. Ma spesso, la paura di avventurarsi su una strada sconosciuta e di non essere all’altezza impedisce di viverle per quello che sono, ovvero una grande occasione di crescita, positiva e arricchente.
Cosa bisogna fare per superare i pensieri limitanti e cogliere tutte le (tante) possibilità che racchiude un cambiamento in ambito lavorativo? Ecco alcuni comportamenti da adottare e strategie da mettere in atto per motivarsi e prepararsi.
Il valore dell’autoconsapevolezza nelle sfide professionali
Da dove potete (dovete) cominciare per motivarvi a una nuova sfida professionale? La risposta è una sola, da voi stessi. Questo significa mettere a fuoco con onestà chi siete, cosa volete e i vostri punti di forza e debolezza. In altre parole, vuole dire sviluppare autoconsapevolezza, ovvero la capacità di riconoscere e gestire in maniera oggettiva le vostre emozioni e i vostri sentimenti e di stabilire obiettivi reali.
La self awareness, come la chiamano gli anglofoni, è una competenza fondamentale per affrontare in maniera costruttiva e proficua un cambiamento nella sfera lavorativa (e non solo). Possedere la capacità di “guardarvi dall’alto” vi mette nella condizione di affrontare la realtà con equilibrio e vi evita di cadere nella trappola del disfattismo e del facile entusiasmo. Entrambi gli atteggiamenti nascono dalla mancata conoscenza di se stessi e delle proprie capacità e sono ugualmente dannosi quando si affronta una nuova sfida professionale.
La coscienza di chi siete e cosa valete genera fiducia in voi stessi e vi permette di entrare in contatto con la realtà che vi circonda senza le chiusure dettate dalla paura del confronto con gli altri e del loro giudizio. Questo atteggiamento di apertura verso il mondo esterno vi consente di instaurare relazioni sane e arricchenti e di vivere in maniera positiva il cambiamento lavorativo che vi trovate ad affrontare.
Come motivarsi a nuove sfide professionali
Sviluppare consapevolezza di voi e delle vostre capacità è il primo e fondamentale passo per affrontare con entusiasmo e costanza una nuova sfida professionale. Il successivo consiste nel mettere in atto una strategia pratica per restare concentrati sulla vostra visione e realizzarla.
In questo caso, il punto di partenza consiste nel fissare i vostri obiettivi. Siate ambiziosi, ma realistici. E procedete per gradi. Stabilire dei traguardi intermedi, oggettivamente raggiungibili, accresce l’autostima e la motivazione e vi consente di mantenere il controllo sulla situazione.
Di pari passo, adottate un atteggiamento di ascolto attivo. Prestate attenzione alle risposte che ricevete dall’esterno e calibrate o ricalibrate il vostro comportamento e le vostre azioni di conseguenza. Questo non significa demandare ad altri le vostre decisioni, ma re-agire in modo critico e costruttivo agli stimoli e alle indicazioni che ricevete dalla realtà che vi circonda.
Allo stesso modo, fate tesoro delle sconfitte. Una critica o un fallimento non sono una negazione assoluta di voi stessi e del vostro valore, ma un segnale che qualcosa non va. Un po’ come la febbre. Partite dai sintomi per andare alla ricerca delle cause e stabilite la “cura” per ripartire ancora più concentrati e motivati sulla vostra visione.
Ultimo ma non ultimo, può essere utile fare riferimento alla figura di un mentore. Individuate un superiore, un collega, un amico con il quale c’è un reciproco rapporto di stima e fiducia o un professionista con cui fare periodicamente “il punto della situazione”. Parlare con lui/lei dei progressi, degli ostacoli, delle strategie adottate per raggiungere i vostri obiettivi vi permetterà di vedere le cose da un punto di vista differente e di confrontarvi con strategie e soluzioni diverse.